La parola permacultura è la traduzione della parola inglese "permaculture" che deriva a sua volta dalla contrazione di "permanent agriculture", ovvero "agricoltura permanente".
La permacultura è un sistema di progettazione di un paesaggio o di un ambiente, organizzato in modo da rispondere ai bisogni dell'uomo: un ambiente nel quale si produce cibo, si producono fibre, si ricava energia, e tutto è organizzato in modo da costituire un ecosistema in equilibrio.
Nella traduzione italiana si è scelto il termine permacultura invece di permacoltura proprio per sottolineare ancora di più gli aspetti culturali che ci sono dietro a una disciplina del genere.
La permacultura vede le sue origini in Australia e ha due padri fondatori: Bill Mollison e David Holgrem, che erano rispettivamente il professore e l'allievo. La permacultura si basa su tre etiche e dodici principi di base che sono ritenuti da chi la pratica molto importanti anche dal punto di vista filosofico, perché in qualche modo applicabili anche alla vita di tutti i giorni.
Chi si occupa di permacultura ritiene dunque che questo metodo possa dare a chi lo pratica degli strumenti di scelta sostanziali per vivere meglio e organizzare meglio la propria quotidianità.
Di seguito riporto un'interessante intervista ad Aranya, insegnante, autore e designer di permacultura.
Cos'è veramente la permacultura?
Quando tu chiedi a molte persone che hanno una certa familiarità con la permacultura di descrivertela, di solito rispondono ... "uhm... ecco...".
È effettivamente è una domanda difficile perché chi si occupa di permacultura essenzialmente sta cercando di imitare l'apparente facilità con la quale la Natura soddisfa i propri bisogni.
Osservando la vita che ci circonda, siamo infatti circondati da permacultura in azione.
La permacultura è dunque ciò che tutti gli esseri viventi stanno facendo da quando la vita si è evoluta sulla terra, quindi (secondo alcuni) da circa tre miliardi e mezzo di anni fa.
Quindi perché occorre concentrarci su questo aspetto se la natura sta facendo il suo corso al meglio?
Il fatto è che negli ultimi cento anni la specie umana ha preso delle decisioni che l'hanno disconnessa da questo tipo di meccanismo.
Abbiamo creato molte cose belle, e se non fosse andata così, ora non stareste leggendo questo articolo.
Tante delle comodità a cui abbiamo accesso oggi sono proprio frutto di quelle disconnessioni, quelle decisioni prese dai nostri antenati.
Ma in realtà se facciamo un passo indietro e guardiamo alcune delle cose che abbiamo fatto, vediamo che sono - sì - geniali, ma presentano delle vulnerabilità.
E così la permacultura è osservare il nostro paesaggio e vedere come soddisfiamo i nostri bisogni individuando dove sono i punti di vulnerabilità, e migliorarli.
In questo quadro, ci sono un paio di aspetti significativi che hanno fatto disconnettere l'uomo dalla natura.
Il primo è stato quello di diventare stanziali
La maggior parte della storia umana e gran parte del resto della natura, se ci fate caso, sono continuamente in movimento e così la maggior parte dei nostri gli antenati lo erano in pratica fino a poche migliaia di anni fa. I nostri antenati erano nomadi e si spostavano da un posto all'altro, poi si radunavano e cacciavano a seconda di dove si trovavano a vivere.
E poi c'è un punto nella storia in cui apparve l'agricoltura e la gente ha iniziato a coltivare cibo e restare in un posto per prendersi cura di quelle colture perché quando si comincia a piantumare gli elementi del paesaggio diventano attraenti per altri elementi.
Quindi i nostri antenati sono diventati stanziali hanno cominciato a mettere sotto pressione le persone nomadi perché la soluzione era o spostarsi da qualche altra parte o entrare in conflitto oppure diventare stanziali... E così oggi viviamo in un mondo che è principalmente stanziale e viviamo in piccole scatole dove abbiamo definito i confini dove qualcuno ha un po’ più spazio degli altri ma in sostanza restiamo tutti in un posto, e usiamo molta energia per cercare di fermare tutto il resto della vita del pianeta.
Quindi anche se vuoi preservare un tipo di natura troverai persone che cercano di mantenere il loro posto creando un tipo di habitat e per far questo occorre fermare la natura dal fare il “corso naturale delle cose”.
D’altro canto, la natura è sempre in movimento e se lasciata stare cambierà il loro habitat in qualcosa altro, come ad esempio trasformare la brughiera in un bosco... e se la brughiera è per noi un habitat importante per la coltivazione allora cercheremo di disboscare, e tutto ciò richiede un enorme quantità di energia.
Noi siamo stati in grado di farlo fin da quando abbiamo avuto il petrolio a basso prezzo. Ma quando è arrivata la crisi petrolifera dell'OPEC negli anni '70, due tizi australiani hanno iniziato a osservare e divulgare il fatto che siamo molto vulnerabili ai problemi relativi al petrolio... Se il petrolio si esaurisse o il suo prezzo salisse, cosa succederebbe?
E così la permacultura punta l’attenzione su questo aspetto e quindi cosa facciamo se non abbiamo così tanto petrolio in futuro e naturalmente arriva la tecnologia e dice: “Niente paura abbiamo l’idrogeno!”... ma l’idrogeno è solo un un modo per trasportare energia, e di fatto non genera energia. Qualcuno potrebbe dire: “Abbiamo il nucleare!”. Ma il nucleare ha dimostrato di non essere particolarmente sicuro, e dà un sacco di problemi.
Ho preso una laurea in fisica e già allora non ero ancora convinto sulle possibilità del nucleare, nonostante avessi ricevuto una formazione decisamente pro-nucleare.
Quindi il mondo della permacultura ci dice: Il resto della natura segue le leggi della fisica come la gravità la conduzione e la convezione dell’energia come possiamo andare nella stessa direzione della natura usando gli stessi materiali che la natura usa in modo da fornire cibo, acqua ed energia a noi stessi riducendo quei punti di vulnerabilità?
La permacultura ci dice come possiamo migliorarli e così la permacultura ci incoraggia a imparare dalla natura. Abbiamo un insieme di principi che provengono dallo della natura sono principi guida che possono aiutarci a prendere delle decisioni su cosa fare e così via. Ma essenzialmente ciò che la permacultura sta facendo è creare una permacultura umana in modo da soddisfare le nostre specifiche esigenze e ha molto a che fare col il luogo dove siamo perché se vivo in Russia e c’è un clima molto diverso dall'equatore, ad esempio, ci saranno delle condizioni molto diverse in termini di storia e aspetti culturali e il tipo di corporatura sarà molto diverso perché sarà davvero adatto a vivere in questo luogo in cui si produrranno cibi molto diversi e quindi anche la permacultura sarà differente.
Non possiamo applicare la permacultura come se fosse una ricetta; occorre capire dove siamo posizionati, e questo è solo l’inizio della permacultura.
Osserviamo dove siamo, guardiamo cosa succede in quel posto e come possiamo integrare componenti ed elementi che funzionano bene in quella determinata area, in modo da riuscire nel tempo a soddisfare i bisogni specifici di quel luogo.
Essenzialmente quando ci chiediamo “Che cos'è la Permacultura?” ci stiamo chiedendo cosa serve a soddisfare i nostri bisogni di "qui e ora".
Quindi sarà molto diversa dalla permacultura che adotterai tu nel tuo luogo affinché risponda ai tuoi bisogni specifici, ed è per questo che usiamo un processo di design che è descritto nel mio libro "Permaculture Design" che parla della progettazione in permacultura.
Si comincia dal “qui e ora” dei tuoi bisogni, per passare all’esplorazione delle cose necessarie, le cose che non sono sicure e quindi soggette a disastri con le cose che mostrano una certa vulnerabilità come ad esempio l'approvvigionamento idrico, di cibo e così via. E quale percorso occorre fare per assicurarci una sicurezza alimentare non solo per me a un livello individuale ma anche per la mia comunità nella provincia o nella regione in cui vivo etc Quindi cos'è la permacultura? Questa è davvero una domanda occorre chiederti in merito al posto in cui vivi.
Però ci sono molti strumenti in permacultura che ti aiuteranno a rispondere alla domanda... ti auguro quindi tanto divertimento, e che tu possa trovare nella pratica la giusta risposta.