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Come ottenere piante di lattuga... dagli scarti!

In questo tutorial di Stefano Gullotta mostreremo come ottenere dagli scarti di una lattuga delle nuove piantine, potendo mangiare insalata fresca tutti i giorni a lungo e senza spese aggiuntive.

 

Il video completo in cui Stefano Gullotta spiega come ottenere nuove piante di insalata a partire dagli scarti della cucina!

Prendiamo un ceppo d'insalata di cui abbiamo già consumato le foglie, e posizioniamola su un tagliere. Poi prendiamo un coltello, il più grosso e affilato che abbiamo a disposizione. Sarà necessario dare un bel taglio netto all'insalata, per ottimizzare la procedura, per questo è importante usare il coltello giusto. Nel tagliare, è anche fondamentale non recidere la parte centrale, il cosiddetto "cuore", perché è proprio da quello che nasceranno le nuove foglioline.

Una volta rimosso il ceppo, lo puliremo da tutte le parti inferiori, lasciandolo scoperto per almeno 4 centimetri. Avremo così ottenuto tutto ciò che ci serve per produrre le nuove foglioline di insalata da cui partiranno le nuove piante.

Procuriamoci ora un bicchiere (o un vasetto o un'albanella, va bene tutto) e riempiamolo con circa un paio di centimetri d'acqua, nel quale prontamente immergeremo il nostro ceppo. 

Sembra fin troppo facile, eppure è tutto qui! Dal ceppo, pian piano, vedremo nel tempo spuntare le foglioline nuove. Per migliorare le probabilità di riuscita è necessario sostituire l'acqua nel bicchiere almeno ogni due giorni; questo eviterà la formazione di funghi o batteri che potrebbero compromettere il processo. 

Basteranno pochissimi giorni perché sul ceppo si formino le prime foglioline, che nel tempo cresceranno e diventeranno belle e ottime da mangiare. 

Se dovesse succedere che le foglioline non riescano a spuntare, e che il tutto si mostrasse scuro e tendente alla marcescenza, bisognerà però interrompere il processo, buttare tutto e ricominciare da capo. Probabilmente il cuore della lattuga è stato intaccato durante il taglio del ceppo, e la situazione non è recuperabile.

Se invece tutto va bene (come speriamo!) giorno dopo giorno vedremo crescere le foglie, che diventeranno sempre più grandi. Il modo migliore per raccoglierle sarà quello di prelevare le parti più esterne, consumando quelle, e dando la possibilità alle piccole foglie centrali di crescere e svilupparsi. Se qualche parte dell'insalatina dovesse diventare scura, rimuovetela prontamente e pulite la parte circostante col coltello: non sarà difficile rendersi conto di quando non sarà più possibile recuperarle.

La tecnica che abbiamo descritto è valida non solo per le lattughe ma anche per altre tipologie di insalate, come l'insalata gentile o il radicchio. Come principio base, l'importante è sempre che queste abbiano alla base dei tronchetti dal quale emergeranno le nuove foglioline. Anche i tempi sono più o meno sempre gli stessi, due settimane circa. Per la mia esperienza, la lattuga e quella che rende di più come crescita, ma anche le altre non sono certo da meno!

Ora sappiamo come ottenere un'insalata a costo zero, del tutto biologica; del resto non si nutrirà d'altro che.. d'acqua, senza nessun tipo di concime chimico o trattamento di sorta.

Chiaramente il procedimento non può andare avanti all'infinito; dopo massimo due-tre volte che avremo sfruttato la pianta, questa sarà "esausta" e non riusciremo più a far crescere nulla.  

Spero che il tutorial vi sia piaciuto e che sia servito ad imparare qualcosa di utile e divertente. Vi invitiamo come sempre a visitare il canale di Stefano per molte altre novità in tema di germogliazione!

 

    Pubblicato il 12-06-2020 da:

    aldo tripiciano forcone
    Aldo Tripiciano
    Information Architect, Contadino per passione

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